Il nostro agriturismo prende questo nome perché uno dei suoi fondi è attraversato dal tracciato
dell’antica “Cassia Vetus” Romana, che durante il medio evo coincideva, almeno in questi
luoghi, con il percorso della via Francigena. La costruzione della Via Cassia risale probabilmente
al consolato di Gaio Cassio Longino nel 171 a.C. Essa assunse rapidamente un ruolo
strategico, poiché consentiva l’attraversamento dell’Etruria ed il facile raggiungimento del nord
Italia. La strada percorreva la via naturale racchiusa tra l’Arno e il Tevere, collegando Roma in
origine ad Arezzo, poi a Firenze e, tramite diramazioni realizzate in tempi successivi, ad altre
località come Pistoia e Lucca.
Dall’inizio dell’anno mille la Via Francigena, che da Canterbury portava a Roma, divenne un
itinerario privilegiato, una via maestra percorsa da centinaia di migliaia di pellegrini tutti diretti
verso il centro della cristianità. Grazie ad un diario di viaggio scritto nel 994 da Sigerico,
Arcivescovo di Canterbury, mentre tornava da Roma alla sua diocesi, siamo in grado di
ricostruire l’itinerario e le varie tappe del viaggio dei pellegrini che, provenienti dalle Alpi
Occidentali e dalle Regioni Renane, hanno percorso questa via per almeno sette secoli.
Il cammino della Via Francigena attraversava le Alpi in Valle d’Aosta e scendeva dal Piemonte
e dalla Lombardia nella pianura Padana, valicava l’Appennino, attraversava la Toscana e parte
del Lazio per raggiungere Roma. Oggi all’inizio del terzo millennio, viene riscoperta una strada
che ha rappresentato l’unione e la via di comunicazione tra i vari popoli e le culture dei diversi
Paesi dell’Europa, e che già da allora esprimeva, attraverso il lungo cammino i segnali di un
desiderio di unità. Ancora oggi sono rintracciabili sui nostri territori frammenti e memorie di
quegli itinerari che furono i prodromi della storia dell’Europa.